Nel campo della sicurezza perimetrale e degli impianti antintrusione professionali, non è più sufficiente reagire: oggi occorre prevenire, riconoscere contesti complessi e distinguere con affidabilità ciò che è realmente pericoloso. Le soluzioni EL.MO., con l’integrazione di telecamere termiche e algoritmi di intelligenza artificiale, innalzano lo standard operativo del controllo degli accessi e della protezione perimetrale, superando limiti storici dei sistemi tradizionali.
Perché i sistemi tradizionali hanno limiti oggettivi
I sistemi di allarme “classici” si basano spesso su sensori singoli (PIR, contatti magnetici, barriere attive a microonde) e su telecamere video visibili. Questo approccio presenta alcune fragilità intrinseche che riducono l’efficacia in scenari reali:
- Sensibilità alle condizioni ambientali: variazioni di temperatura, pioggia, vento, riflessi e vegetazione in movimento possono generare falsi positivi sui sensori volumetrici o sulle telecamere a spettro visibile.
- Limitata discriminazione oggettiva: molti sensori non distinguono tra una presenza umana e altre sorgenti di calore o movimento (animali, macchine, rami).
- Copertura parziale e angoli ciechi: una singola tipologia di sensore non garantisce copertura totale; le aree “ombra” diventano punti di vulnerabilità.
- Dipendenza dalla luce visibile: le telecamere tradizionali perdono efficacia con scarsa illuminazione, fumo o nebbia.
- Integrazione debole: quando antifurto e videosorveglianza sono sistemi separati, manca la correlazione degli eventi e quindi la capacità di reazione intelligente.
Tali limitazioni creano condizioni in cui i sistemi, pur attivi, possono offrire una protezione incompleta o costosa (troppi falsi allarmi, interventi inutili, perdita di fiducia).
Tecniche di elusione: cosa evidenziano le analisi di rischio.

Negli anni gli operatori di sicurezza e le aziende produttrici hanno osservato pattern ricorrenti che mettono in luce la necessità di soluzioni più robuste. In termine generali, questi pattern rivelano due grandi classi di problemi: limitazioni di sensibilità e assenza di correlazione tra segnali.
- Quando un singolo sensore registra un evento isolato (es. movimento), senza conferma da fonti multiple, la probabilità che sia un falso positivo è alta.
- Le condizioni ambientali estreme o situazioni di bassa visibilità rendono inutilizzabili i segnali video tradizionali se non si usano sensori che operano su altri spettri (termico, infrarosso non illuminato).
- L’assenza di meccanismi di controllo anti-manomissione e la mancanza di logging dettagliato facilitano il passaggio indisturbato in aree scarsamente monitorate.
Ribadisco: queste osservazioni sono poste per spiegare perché le contromisure moderne sono necessarie — non forniscono istruzioni operative per bypassare sistemi di sicurezza.
Come EL.MO. cambia le regole del gioco
EL.MO. affronta queste criticità con un approccio integrato: sensori termici, algoritmi AI per l’analisi video, centrali antifurto avanzate (Proxima, Titania, ecc.) e piattaforme cloud (e-Connect) che orchestrano e consolidano gli eventi.
1. Telecamere termiche: rilevazione basata sulla firma termica

Le telecamere termiche non dipendono dalla luce visibile: rilevano la radiazione infrarossa emessa dai corpi caldi. Ciò consente:
- Rilevazione affidabile in completa oscurità, nebbia o fumo.
- Identificazione di presenze basata su profili termici (più difficile confondere una persona con elementi non viventi).
- Riduzione sostanziale dei falsi allarmi legati a cambiamenti di luce o riflessi.
2. Intelligenza artificiale applicata alla visione
L’AI non è solo “riconoscimento immagine”: nei sistemi EL.MO. viene usata per classificare eventi, distinguere persone da veicoli o animali e applicare filtri contestuali (es. comportamento sospetto vs passaggio normale). I vantaggi:
- Filtraggio contestuale: l’algoritmo valuta l’oggetto, la traiettoria e il comportamento nel tempo, riducendo l’errore umano nelle analisi.
- Apprendimento progressivo: modelli che si adattano al sito di installazione per ridurre i falsi positivi dovuti a movimenti ricorrenti (es. alberi, traffico).
- Correlazione multi-sensore: confronto automatico di segnali termici, video visibile e input dalla centrale antifurto per confermare eventi reali.
3. Integrazione nativa con le centrali antifurto EL.MO.

L’interazione bidirezionale tra telecamere e centrale cambia la gestione dell’evento:
- Un evento termico/AI valido può attivare direttamente zone, scenari e logiche su centrale (es. allarme, inserimento di sirene, attivazione luci).
- La centrale può parametrizzare la risposta in funzione dello stato dell’impianto (armato/disarmato, notte/giorno, presenza di operatori).
- L’invio di clip video compressi e timestamp via e-Connect permette verifiche rapide da remoto e audit completo degli eventi.
4. Funzionalità di sicurezza operative

EL.MO. offre anche funzionalità che aumentano la robustezza operativa:
- Tamper e supervisione dispositivi: notifiche tempestive in caso di manomissione fisica o perdita di comunicazione.
- Crittografia delle comunicazioni tra dispositivi e centrale/cloud per mitigare attacchi di spoofing o intercettazione di feed.
- Registrazione e conservazione sicura di eventi con metadati (ora, geolocalizzazione logica, firma dell’evento) per audit forense.
Benefici concreti e ROI
L’adozione di telecamere termiche con AI integrate su piattaforma EL.MO. porta vantaggi tangibili:
- Meno falsi allarmi → meno interventi inutili → risparmio sui costi operativi dei servizi di vigilanza.
- Maggiore deterrenza: la consapevolezza di un sistema intelligente e verificabile riduce l’incidenza di tentativi di intrusione.
- Miglior visibilità forense: video e metadati salvati facilitano le investigazioni e le richieste alle autorità.
- Scalabilità e modularità: si possono estendere aree di copertura senza stravolgere l’architettura esistente.
Limiti residui e raccomandazioni progettuali
Nessun sistema è perfetto: l’efficacia dipende da progettazione, posizionamento e manutenzione. Alcune raccomandazioni pratiche (di tipo difensivo e progettuale):
- Progettare coperture sovrapposte (sensor fusion) per eliminare angoli ciechi;
- Utilizzare una combinazione di telecamere termiche e ottiche per avere sia la rilevazione robusta che la contestualizzazione visiva;
- Tarare i modelli AI sul sito reale (fase di commissioning) e programmare aggiornamenti periodici;
- Implementare procedure di manutenzione e test automatici per supervisionare l’integrità dei dispositivi;
- Configurare policy di notifica e escalation: non tutti gli eventi devono generare lo stesso livello di allerta.
Conclusione: una sicurezza che pensa e si adatta
La combinazione di telecamere termiche, AI avanzata e centrali EL.MO. abilita una nuova generazione di sistemi di sicurezza: meno reattivi e più proattivi, in grado di distinguere le reali minacce dalle interferenze ambientali e di orchestrare risposte efficaci. Per Smart Domo, queste tecnologie non sono solo un upgrade: sono la base per offrire ai clienti una protezione concreta, scalabile e certificabile.
Smart Domo è partner certificato EL.MO. e progetta soluzioni complete di integrazione tra antifurto e videosorveglianza termica, personalizzando ogni installazione in base al rischio reale dell’ambiente e alle esigenze del cliente.
Telecamere termiche + Intelligenza Artificiale: come EL.MO. rivoluziona la lotta alle elusioni dei sistemi tradizionali